La seconda edizione della Biennale rappresenta per noi curatori il momento della verità, quella seria e doverosa nei confronti di tutti: degli artisti partecipanti, che ci hanno seguito con fiducia, dell’Amministrazione comunale, che ci ha aperto gli spazi cittadini e dei moltissimi visitatori.
Fondamentali sono stati i principi e le regole che ispirano fin dall’inizio la sua organizzazione, come la trasparenza, la meritocrazia e la passione.
Tutte le decisioni sono state ispirate ad innovazione e ricerca.
Il curatore di una Biennale deve essere “un esploratore che naviga senza pregiudizi, con il piacere del rischio”.
Ricerca, tecnica, creatività, concettualità, sperimentazione, innovazione, emozione … questi i criteri che hanno ispirato la lunghissima selezione degli Artisti, senza mai dimenticare la tradizione e la storicità.
Il visitatore dovrà trovare qualcosa che lo disorienti, a volte addirittura qualcosa che lo potrà infastidire, insomma, non dovrà trovare nulla di scontato.
Concludiamo il nostro saluto con un pensiero che ci accompagnerà per questa seconda edizione:
“ … L’arte non deve essere bellissima, l’arte deve farti provare qualcosa”.
Il compito di questa ancora giovane Biennale sarà, dunque, quello di mostrare l’arte nel suo nascere e vivere.
Vuole presentarsi come una sala parto del sistema artistico, con un po’ di rivoluzione e priva di conformismo.
Olga Marciano
Fondamentali sono stati i principi e le regole che ispirano fin dall’inizio la sua organizzazione, come la trasparenza, la meritocrazia e la passione.
Tutte le decisioni sono state ispirate ad innovazione e ricerca.
Il curatore di una Biennale deve essere “un esploratore che naviga senza pregiudizi, con il piacere del rischio”.
Ricerca, tecnica, creatività, concettualità, sperimentazione, innovazione, emozione … questi i criteri che hanno ispirato la lunghissima selezione degli Artisti, senza mai dimenticare la tradizione e la storicità.
Il visitatore dovrà trovare qualcosa che lo disorienti, a volte addirittura qualcosa che lo potrà infastidire, insomma, non dovrà trovare nulla di scontato.
Concludiamo il nostro saluto con un pensiero che ci accompagnerà per questa seconda edizione:
“ … L’arte non deve essere bellissima, l’arte deve farti provare qualcosa”.
Il compito di questa ancora giovane Biennale sarà, dunque, quello di mostrare l’arte nel suo nascere e vivere.
Vuole presentarsi come una sala parto del sistema artistico, con un po’ di rivoluzione e priva di conformismo.
Olga Marciano